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Patron François Hervis

MessaggioInviato: 20/08/2018, 14:18
da alberto
Questo inverno, per lavoro, mi sono trovato ad affrontare diversi mesi di trasferta lontano da casa,
e avendo qualche ora libera nel profondo della notte, non rimaneva che pensare alle barchette!!! :lol:

Non avendo una benchè minima attrezzatura, ho dapprima iniziato a sondare i modelli in carta,
ed ho scoperto un mondo spettacolare, con alcuni piani che nulla hanno da invidiare a quelli di cantiere. :o

Ma navigando in rete, ho avuto modo di vedere anche moltissimi modelli che necessitavano di un restauro,
e ho pensato che invece di iniziare da zero, forse partire con un modello da raddobbare di dimensioni contenute tra i 60 ed i 70 cm (1/20),
mi avrebbe consentito di poter portare a termine velocemente un nuovo cantiere.

Ed eccomi qui a raccontare questo nuovo cantiere, che iniziato un pò per insonnia, si è invece trasformato in una bella sfida!!! ;)

Re: Patron François Hervis

MessaggioInviato: 21/08/2018, 13:54
da alberto
Il modello che più mi ha incuriosito, è stato quello di una scialuppa di salvataggio francese degli anni '60,
messa in vendita da un simpatico collezionista, su un noto sito.

A questo punto è partita la ricerca storica del modello, che ha consentito di conoscere la storia operativa,
ed anche di reperire poche ma sufficienti fotografie dell'imbarcazione reale.

Di seguito il sito in cui sono state trovate le foto d'epoca e le informazioni tecniche.

http://www.audierne-les-dundees-motorises.com/pages/pageVS207.htm

e le foto:

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Ed ecco le informazioni principali.

Canotto di salvataggio Patron François Hervis
Tipologia Barca ogni tempo

Costruita dal cantiere navale Augustin Normand, Le Havre
Impostazione chiglia 1960
Varo 1961

Caratteristiche tecniche
Lunghezza 13.30 m
Larghezza 3,80 m
Pescaggio 1,35 m
Stazza 15 ton
Propulsione 2 motori Renault-Couach
Potenza 2 × 140 hp

Porto di registrazione Aber Wrac'h
Identificativo CC544910

Breve storia
Assegnata alla Stazione di Salvataggio dell'Ile de Sein dal 1961 al 1978.

Ritirato dal servizio dopo essere stato gravemente danneggiato durante il salvataggio
di 217 membri dell'equipaggio del caccia di scorta della marina francese Ammiraglio Duperrè,
finita sugli scogli di una secca tra il 12 ed il 13 gennaio 1978.

E andiamo ad iniziare!!! :D

Re: Patron François Hervis

MessaggioInviato: 21/08/2018, 23:00
da Francesca
Una forma insolita che mi piace e mi interessa moltissimo. Seguirò con curiosità questo nuovo cantiere :P

Re: Patron François Hervis

MessaggioInviato: 24/08/2018, 13:58
da alberto
Grazie Francesca,
la particolare forma dello scafo e soprattutto il suo utilizzo sono molto particolari anche per me,
e il raddobbo di questo modello è l'occasione giusta per approfondire queste caratteristiche!!! ;)

***

Ed ecco che è scattato l'acquisto, che data la vicinanza, è stato concluso in brevissimo tempo.

Il modello portava su di se diversi segni del tempo, e le sovrastrutture erano davvero messe maluccio.
Inoltre un micio doveva averlo preso a benvolere, per cui la prima operazione da fare, è stata un'accuratissima pulizia e disinfezione!!!

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Un triplo lavaggio con sapone, spazzolino da denti, napisan e tanto olio di gomito hanno risolto il problema!!! :)

Re: Patron François Hervis

MessaggioInviato: 31/08/2018, 13:56
da alberto
Nel frattempo tutti i pezzi smontabili e recuperababili sono stati rimossi:
bitte, passacavo, parabordi etc... sono stati lavati,
asciugati e riposti in vista del futuro riallestimento.

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Tutta la tuga presentava crepe, scrostature e numerosi dettagli mancanti o rotti.
Anche qui, tutto smontato, ripulito e riposto!!! ;)

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Lo scafo riportava diverse crepe e alcuni listelli un po gonfi e sconnessi:
e una delle eliche era anche mancante di pale...

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Re: Patron François Hervis

MessaggioInviato: 03/09/2018, 15:25
da alimurimeta
Ciao Alberto, devo ammettere che questo tuo nuovo modello è molto originale, sia per forma sia per uso.
Seguirò con attenzione le varie fasi di restauro-ricostruzione del modello, fino a vederlo solcare le acque dei laghetti romani ;)

Saluti e buon modellismo.

Re: Patron François Hervis

MessaggioInviato: 12/09/2018, 16:53
da alberto
Si Alimurimeta,
lo scafo anche se in definitiva somiglia molto ad un gozzo, ha comunque le sue particolarità,
a partire dai due semitunnel contenenti gli assi e le eliche ricavati nello scafo.

Il modello, anche se era motorizzato, probabilmente doveva aver navigato ben poco:
infatti sullo scafo erano presenti le tracce della spugna probabilmente presente sul vecchio scaletto,
che si era appiccicata così tanto allo scafo, che per pulirla è stata necessaria una bella scartavetrata!!! :)

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Ma fa niente, visto che anche la verniciatura va rifatta!!! ;)

Infatti l'idea è di resinare tutto lo scafo, per rendere completamente stagno il modello.

Quindi il primo passo è eliminare tutta la vecchia vernice, sia dalla tuga che dallo scafo.

Con olio di gomito e carta vetrata, dapprima a grana grossa (60) e poi via via più piccola (80, 100, 160),
si è potuto rivedere il legno dello scafo e della tuga!!! :)

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Sullo scafo è anche emersa la trama di fibra che lo rivestiva,
ma che non era riuscita a trattenere il rigonfiamento di alcuni listelli.

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Re: Patron François Hervis

MessaggioInviato: 20/09/2018, 10:53
da alberto
Nello scafo erano presenti delle prese d'acqua nell'opera viva, come nell'originale,
probabilmente dovute alle casse di compenso: infatti questo canotto doveva essere inaffondabile,
ed aveva un sistema di casse e paratie interne che gli avrebbero consentito di galleggiare
anche con l'acqua al trincarino!!!

Ma sul modello navigante non erano più necessarie, per cui sono state chiuse e sigillate!!! ;)

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Un minimo di stuccatura sullo scafo, ed una più consistente sulla tuga, hanno ridato armoniosità
alle linee, e una leggera carteggiata con carta a grana fine, hanno preparato il fondo per la resinatura.

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Al solito è stata usata la resina epossidica 10 10 CFS della Cecchi, che il mattino dopo è già asciutta.

Re: Patron François Hervis

MessaggioInviato: 28/09/2018, 11:20
da alberto
Ieri sera mi sono casualmente imbattuto nel film del 2016 L'ultima tempesta, in cui si narra della vera storia del salvataggio dell'equipaggio di una petroliera avvenuto del 1952.

Questo salvataggio venne portato a termine grazie alla CG 36500, una scialuppa di salvataggio della guardia costiera americana, della stessa epoca del modello che è in raddobbo.

I più interessati potranno approfondire questa affascinante e vera storia, attraverso i link inseriti nel testo. ;)

Gli uomini che effettuavano questi pericolosissimi salvataggi con queste piccole scialuppe erano davvero dei temerari, ma anche veri uomini di mare!!! ;)

Ed ora riprendiamo l'avanzamento del cantiere!!! :D

Dopo un paio di giorni, per essere sicuri della completa asciugatura, è stata fatta una leggera carteggiatura a grana fine 200,
e data la seconda mano di resina: qualche altro giorno, e ripetuto lo stesso procedimento, è stata data la terza mano.

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Sulla tuga c'è voluta anche la quarta mano (con filler), dato che la struttura si presentava molto fragile.

Ma alla fine il risultato è stato molto soddisfacente,
ed entrambe le parti del modello sono risultate strutturalmente molto più robuste: magica resina!!! :)

Re: Patron François Hervis

MessaggioInviato: 28/09/2018, 14:27
da Francesca
E sì, la resina epossidica è proprio magica! E pensare che ancora qualcuno è convinto che basta qualche strato di vernice... Poi però si ritrova lo scafo pieno di crepe perché il legno in acqua, ci puoi mettere ettolitri di smalto, si muove :?