Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Sono qui riportate le fasi di costruzione di modelli a partire da piani di costruzione di cantiere o modellistici, ed anche da piani completamente ridisegnati a partire da documentazione fotografica.

Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda pirata64 » 24/07/2014, 18:46

armando ??????
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Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda Calafuria » 28/07/2014, 22:27

Scusa pirata........mi sono confuso! volevo rispondere a te e nn so perchè mi è venuto di chiamarti Armando.
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Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda Francesca » 28/07/2014, 23:35

A France' ma che è sto VIDEO??
Non ti preoccupare di rispondere: goditi il bellissimo momento che stai vivendo, insieme alla tua bella consorte Alessandra :D
Un abbraccio ai novelli sposi! :D
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Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda pirata64 » 29/07/2014, 19:38

nooooo francesco se sposato auguriiiiiiiiiiiiiiiiiiii
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Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda Calafuria » 29/07/2014, 22:48

Graaaaaaaaazie Armando. ....ops....Pirata64....ahahahah
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Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda Francesca » 29/07/2014, 23:04

Ragassuoli! Ora sarebbe il tempo di scrivere cose attinenti :twisted: ok? :geek: :mrgreen:
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Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda alessandro cenci » 25/09/2014, 20:19

Ciao a tutti,
Siamo arrivati ad avere diversi componenti e quindi cominciamo a realizzare gli stampi dei pezzi per l'allestimento della coperta/strutture della nave; a proposito ecco la prima foto della mimetizzazione, c'è ancora da lavorare per invecchiarla!
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Per la realizzazione delle copie gli stampi possono essere di due tipi:
- mono blocco o a pozzo;
- in due pezzi o bivalve;
I primi sono molto più semplici da ottenere, sono un blocco unico di silicone che ingloba il pezzo, vanno eventualmente tagliati per estrarre l’originale e permettono la riproduzione di pezzi non troppo complessi.
Gli stampi bivalva invece sono formati da due parti separate e permettono la produzione di pezzi anche molto complessi. Richiedono più tempo perchè sono formati da due colate di silicone separate, hanno bisogno di diversi accorgimenti.
Per la produzione dello stampo utilizzo silicone da colata che ha la caratteristica di essere inodore, atossico, non rovina le superfici con le quali viene in contatto, in pratica è il materiale ideale per questo tipo di lavori. Per poterlo utilizzare deve essere mescolato con un apposito catalizzatore che innesca il processo di vulcanizzazione, ovvero l’indurimento. Per i miei lavori utilizzo il silicone da colata GLS-50 della Prochima che avevo visto a Novegro e sul cui sito potete trovare diversi video tutorial, recentemente ne ho acquistato un'altra marca da una fabbrica vicino a Firenze ... spero abbia la stessa resa perchè il prezzo e' molto più conveniente, vi farò sapere.
Cominciamo dai più semplici, gli stampi monoblocco sono detti anche “a pozzo”, perchè il materiale dello stampo viene colato dall’alto in un contenitore con all’interno l’originale da riprodurre; normalmente realizzo il contenitore in forex ma ho visto su internet chi usa i mattoncini lego o il cartone; il contenitore deve essere piu' largo rispetto all'oggetto da riprodurre, bisogna mantenere un margine di almeno un centimetro perchè uno stampo con pareti troppo sottili corre il rischio di lacerarsi ed inoltre risulterebbe troppo flessibile deformandosi durante la colata della resina. Uno stampo con pareti spesse garantisce maggior durata, una riproduzione fedele dei particolari anche se per contro occorre maggior quantità di silicone e quindi maggiori costi...
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Una volta che l’originale è all’interno del contenitore, è il momento di preparare il silicone; per determinare la quantità di silicone necessaria il sistema più comodo è riempire il contenitore acqua ( così posso verificare anche se ci sono eventuali perdite) e poi versare il contenuto all’interno di un bicchiere.
La quantità di acqua in volume sarà uguale alla quantità di silicone necessario, quindi basta svuotare il bicchiere e riempirlo della stessa quantità di silicone Posizionate il bicchiere vuoto sulla bilancia e annullate la tara, iniziate a riempire il bicchiere fino al livello prima occupato dal'acqua e versate il catalizzatore precedentemente prelevato con una siringa, per mescolare usate una spatola lunga e sottile o un bastoncino facendo attenzione a non inglobare aria nell’impasto.
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Finito di mescolare lasciate riposare il composto per qualche minuto per far emergere le bolle d'aria che inevitabilmente sono nell'impasto, vi accorgerete lasciando fermo il contenitore per qualche minuto che le bolle continuano a salire in superficie, io lo scuoto anche un pochino tipo vibromassaggiatore ed in effetti ho letto di qualcuno che ha costruito una pedana oscillante. Il silicone va versato in modo che scenda sotto forma di un filo sottile partendo da un angolo/lato del pozzo e non direttamente sull’oggetto, lasciate che lentamente si insinui da solo tutto intorno al modello, quindi ricoprite completamente l’originale tenendo sempre presente il margine di un centimetro. Una volta finito potete scuotere ancora leggermente il contenitore per favorire la penetrazione del silicone e la risalita delle bolle d'aria. Io ho provato anche a metterlo sotto vuoto utilizzando una comune busta per le coperte/indumenti, una scatola e l'aspirapolvere; in effetti se ci sono molte bolle aiuta ma se si procede dalle prime fasi di preparazione e colata dell'impasto in modo attento non e' necessario.
A questo punto non rimane che attendere la completa catalisi per poter poi estrarre l'originale; io cerco di non danneggiare troppo la scatola in modo da poterla utilizzare per conservare lo stampo.
Questo e' oggi il "campo di battaglia"
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Alla prossima puntata e ricordate di non mancare ai nostri appuntamenti ... se ne vedono delle belle.
Ciao.
alessandro cenci
 
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Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda alessandro cenci » 05/03/2015, 16:03

Ciao a tutti,
A questo punto possiamo descrivere la costruzione delle torrette principali ( due trinate e due binate), la tecnica di costruzione e stampaggio e' la medesima.
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Partendo dalle fotocopie in pianta, debitamente ridotte, le ho incollate su un foglio di plasticard da 1,5 mm ricavando la base ed il tetto della torretta; le strutture avevano una forma particolare sul tetto che ho riprodotto con profili sempre di plasticard di diversi spessori e diverse passate di stucco.
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Normalmente quando attacco le fotocopie faccio dei piccoli buchi con uno spillo, questo mi permette durante la costruzione di avere riscontri precisi. Una volta completato il tetto della torretta ho incollato alla base dei profili di plasticard che oltre a dare spessore mi permettono di avere l'interno vuoto che sara' necessario al movimento delle canne e ad avere una struttura più leggera.
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La canna e' stata ricavata dalla modifica di un precedente progetto, all'interno ci sara' un tubo di alluminio che servira' per simulare la volata e per permettere l'emissione del fumo per simulare lo sparo; il tubo interno e' di due differenti diametri ognuno dei quali lungo come meta' della canna, più grande verso la bocca e più piccolo verso la culatta.
La forma della torretta non permette uno stampaggio come visto in precedenza ( stampo a singola valva ) e quindi sara' necessario fare un doppio stampo che per ovvi motivi ha bisogno di una diversa impostazione e scomposizione; gli accorgimenti generali sono i medesimi dello stampo a singola valva anche se quì lo spazio intorno all'oggeto dovrebbe essere maggiore di un centimetro, questo per evitare la deformazione dell'oggetto finale ( comunque sara' più chiaro vedendo le relative foto ).
Si parte sempre da un contenitore che personalmente realizzo con avanzi di forex, questa volta non c'è una scatola chiusa ma solo i lati, questo per poter inserire all'intermo del didò ( o pongo, a vostro piacere )-
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I fori circolari che vedete agli angoli del didò ( bicolore semplicemente perchè questo aveva il negozio ) serviranno per allineare il secondo stampo.
A questo punto si cola il silicone sempre con le attenzioni gia' spiegate e si attende l'asciugatura; dopo circa 24 ore ho tolto il didò e cosparso la parte che sara' a contatto con il secondo stampo di olio, ho fatto la seconda colata di silicone ed atteso l'asciugatura.
A questo punto avete due stampi che accoppiati ci daranno la possibilita' di produrre i nostri pezzi perfettamente uguali. Nella punto dello stampo che corrisponde alla parte posteriore della torretta ho praticato due buchi attraverso i quali colero' la resina, per tenere insieme senza deformazioni gli stampi ho tagliato due pezzi di forex quadrati per chiudere i lati più grandi dello stampo e tenendo tutto insieme con nastro di carta.
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Lo stampo a doppia valva ha sicuramente delle problematiche in più rispetto a quello singolo specialmente nella scelta di come scomporlo; nel caso della torretta e' stata una scelta quasi obbligata ma pensate a forme più complesse .... credetemi non e' semplice, ma in fondo il modellismo non e' anche una piccola sfida a capire/progettare e poi che soddisfazione vedere tutti i pezzi uguali appena sfornati :lol:
Buon lavoro a tutti ed a presto.
alessandro cenci
 
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Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda alimurimeta » 06/03/2015, 11:58

Ciao Alessandro, complimenti per il tuo lavoro di stampaggio in resina. In passato ho fatto qualche accessorio in resina e non far venire bolle nei pezzi stampati richiede grand pazienza e perizia.
A presto ALIMURIMETA
    Francesco G. - ALIMURIMETA
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Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda alessandro cenci » 03/09/2015, 20:19

Ciao  a tutti,

Dopo diversi mesi di latitanza riprendiamo il cantiere della nostra “piccola” creatura, purtroppo gli impegni quotidiani  ed i tanti progetti lasciano poco tempo …

Il risultato finale della stampa delle torrette trinate e’ questo, come potete notare l’interno e’ vuoto per permettere la collocazione di quanto necessario ai movimenti.

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Le torrette vengono poi completate con i telemetri, piastre rivettate ed il simbolo ( che era presente solo su quella di poppa ).

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Anche le torrette binate sono state fatte allo stesso modo, la tecnica di stampa e’ la medesima e quindi non mi dilungherò troppo su questa parte.

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Le torrette trinate antisiluranti hanno una forma molto squadrata e quindi partendo dalle fotocopie ridotte non c’e’ nessuna difficoltà  per la realizzazione e successiva stampa.

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Per cercare di variare il lavoro e renderlo meno ripetitivo cerco di realizzare particolari diversi tra loro, che magari non sono proprio legati, sono quindi passato alla realizzazione delle motobarche/scialuppe realizzate stratificando plasticard e/o forex, dando loro poi con stucco e lavoro di cesellatura la giusta forma; non nascondo che avevo anche delle scialuppe già fatte ma di forma e scala diversa, un lavoro di taglia e cuci ha portato ad un risultato completamente diverso.

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Sempre con la tecnica degli stampi si arriva al prodotto finale, la tuga e’ stata stampata in resina trasparente per verificare la trasparenza degli oblò in questa scala.

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Su internet ho conosciuto un modellista americano che mi ha spedito un campione di un suo prodotto destinato alla realizzazione dei tavolati dei ponti … resa spettacolare.

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Anche lo scafo non e’ stato dimenticato … e se poi si sente solo e si offende? Ho realizzato l’occhio di cupia inserendo un tondino di ottone con un tubicino di evergreen per dargli spessore e poi stucco bi-componente e carta vetrata per la forma finale.

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