Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Sono qui riportate le fasi di costruzione di modelli a partire da piani di costruzione di cantiere o modellistici, ed anche da piani completamente ridisegnati a partire da documentazione fotografica.

Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda Francesca » 23/03/2013, 23:35

Seguo con attenzione e ammirazione per questo lavoro da studiosi. :o
Francesca

Immagine
Immagine
Avatar utente
Francesca
 
Messaggi: 1574
Iscritto il: 18/12/2012, 23:55
Località: Roma

Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda Armando » 01/04/2013, 16:51

Questo modello è veramente "mostruoso" per dimensioni ed impegno nella realizzazione.

Vi seguo con molto interesse.
Non si smette di giocare perché si invecchia...ma si invecchia perché si smette di giocare Immagine
Avatar utente
Armando
 
Messaggi: 306
Iscritto il: 09/01/2013, 19:20
Località: Roma

Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda itpaco » 29/05/2013, 19:35

Complimenti!
Stupenda, una vera opera d'arte.
Paolo
Avatar utente
itpaco
 
Messaggi: 206
Iscritto il: 26/01/2013, 15:31

Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda alberto » 24/07/2013, 13:07

Riprendiamo ad illustrare l'avanzamento della costruzione dello scafo dell'Andrea Doria/Caio Duilio,
premettendo che è stata la mia prima esperienza nella realizzazione di stampi in gesso.

STAMPO IN GESSO
Data la conformazione del modello, con lo scafo a botte nella parte centrale, ho deciso di fare le due fiancate separatamente, ed unirle in un secondo tempo, vista l'oggettiva impossibilità di estrarre il modello da un'unico stampo dopo la solidificazione del gesso.

Dopo aver costruito una cassaforma delle dimensioni adatte a contenere il modello,

Immagine

sono state predisposte e fissate con angolari in ferro, le staffe che hanno sorretto il modello durante la colata di gesso.

Immagine

L'interno della cassaforma è stato rivestito con fogli di plastica, che l'hanno resa impermeabile.

Quindi lo scafo è stato completamente spalmato con tre mani di cera di carnauba, intervallate di circa mezz'ora.

Ed infine posizionato nella cassa forma, dove è stato colato il gesso.

Importantissima è stata la fase di mescolamento del gesso, che è avvenuta aggiungendo la polvere di alabastrino nel contenitore dell'acqua man mano, e girando sempre nello stesso verso.
Sono state necessarie diverse colate, fatte rapidamente di seguito utilizzando diversi contenitori, in modo tale da non far rapprendere troppo il gesso, per cercare di non produrre stratificazioni.

Da considerare che per un modello di queste dimensioni sono stati necessari circa 25kg di gesso per fiancata.

Immagine

Dopo circa due settimane, avendo dato modo al gesso di consolidarsi, è stata smontata la cassaforma.

Si è così potuto liberare lateralmente il tutto, permettendo il completamento dell'asciugatura delle parti inferiori.

Nell'immagine si può vedere come la superficie dei ponti si stata rivestita con scotch da imballaggio,
per evitare l'adesione del gesso, che è stato asportato su quel fianco per iniziare il distacco.

Immagine

Ed ecco lo stato dello stampo dopo il distacco.

Immagine

Si vede molto bene che è stato il primo tentativo!!!
Infatti si sono formate molte bolle d'aria a prua e a poppa, che hanno dovute essere colmate, sempre con gesso liquido, e carteggiate per seguire il profilo dello scafo.

Fatto tesoro dell'esperienza precedente, il lato di dritta ha avuto maggior successo: è stato sufficiente "battere" sulla cassaforma, per consentire all'aria di uscire prima di rimanere intrappolata sotto lo scafo!!!

Immagine

Ecco come si presentavano i due gusci rifiniti e spalmati, sempre con tre mani, di cera distaccante di carnauba.

Immagine

Sempre pian pianino... ;)
Alberto Maretti
Modelli realizzati: AHTS Holstentor, HMCS Snowberry, Assunta Tontini Madre, Nemo, Neptun, Ardito, Bruma, Golden Hind, Cutty Sark, Bounty, M/N Porto Alegre, MotorYacht Lucky Star, Elettra, Patron Francois Hervis, Moby Magic, Rita Br, RN Doria

Immagine Immagine Immagine Immagine
Avatar utente
alberto
 
Messaggi: 922
Iscritto il: 17/12/2012, 15:45
Località: Nettuno - Roma

Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda alberto » 24/07/2013, 13:13

Ma non troppo!!! :D

RIVESTIMENTO E RESINATURA
E finalmente si iniziano a stendere i ferzi di fibra di vetro (160gr) da prua...

Immagine

a poppa!!!

Immagine

La resina utilizzata è stata la consueta epossidica bicomponente CFS 10+10 della Cecchi, che utilizzo per ogni mio modello.

In dettaglio un secondo rinforzo di tessuto di vetro a prua...
Immagine

e a poppa...
Immagine

applicati con un secondo strato di resina epossidica.

Altri ferzi di rinforzo sono stati posti all'interno dello scafo, stratificando per tre volte.

Una volta distaccato il semi modello, è stato posto sul master, ed è stato rifilato alla linea di chiglia:

Immagine


Immagine

Fatto lo stesso con l'altra metà, le due pari sono state unite, in maniera molto pedestre...
con il solito scotch da imballaggi!!!

Immagine

Ritagliata una lunga striscia di tessuto di vetro, è stata resinata internamente al centro dei due semi scafi, saldandoli insieme.

Immagine

Sono stati quindi riportati su compensato i ponti e le ordinate di rinforzo, e ritagliati al traforo.

Immagine

Ecco come si presenta il modello con la struttura di irrobustimento assemblata.

Immagine

Dopo le stuccature del caso, (dove ho sperimentato diversi tipi di prodotti) sono stati rifilati i bordi delle murate, e passate un paio di mani di resina epossidica sullo scafo esterno.

Alla prossima!!! ;)
Alberto Maretti
Modelli realizzati: AHTS Holstentor, HMCS Snowberry, Assunta Tontini Madre, Nemo, Neptun, Ardito, Bruma, Golden Hind, Cutty Sark, Bounty, M/N Porto Alegre, MotorYacht Lucky Star, Elettra, Patron Francois Hervis, Moby Magic, Rita Br, RN Doria

Immagine Immagine Immagine Immagine
Avatar utente
alberto
 
Messaggi: 922
Iscritto il: 17/12/2012, 15:45
Località: Nettuno - Roma

Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda itpaco » 25/07/2013, 17:30

Complimenti Alberto,
un lavoro fantastico.

A presto
Paolo
Avatar utente
itpaco
 
Messaggi: 206
Iscritto il: 26/01/2013, 15:31

Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda alberto » 02/08/2013, 13:13

Grazie!!! :)

GRUPPO DI PROPULSIONE
Non restava che montare il gruppo propulsivo, e si è iniziato nel costruire i supporti esterni per gli assi portaelica.

Immagine

Ecco il lavoro finito...
Immagine

...montato all'interno dello scafo...

Immagine

...e una vista dall'esterno!!!

Immagine

Il nastro carta che si vede, è servito per non far colare la resina utilizzata per il fissaggio.

Insieme ai supporti sono stati montati i due motori con gli alberi di trasmissione e i giunti, in configurazione di marcia, per consentire il perfetto allineamento del gruppo di propulsione.

Immagine

I supporti dei motori sono ricavati da un'angolare di alluminio, fissato con 4 viti ad una base di compensato marino, resinato ed incollato allo scafo.

Il supporto che sostiene ed irrobustisce il tubo guida del timone, è ricavato da un'unico blocchetto di legno, forato opportunamente, ed incollato con resina epossidica.

Immagine

Per verificare l'allineamento con la verticale dello scafo, è stato inserito e fissato un lungo tubo.

Ed ecco l'ultima mano di resina epossidica vista da poppa!!!

Immagine


ALETTE ANTIROLLIO
Le alette antirollio sono state realizzate con dei listelli di pioppo

Immagine

La curvatura dei listelli è stata ottenuta inumidendo il legno, e forzando pian pianino su un'opportuna sagoma disegnata e ricavata con molle e chiodini...

Immagine

Il fissaggio è stato realizzato incollando dei fili di ottone in opportuni fori praticati nei listelli.
Altri fori coincidenti sono stati praticati nello scafo, ed infine il tutto è stato incollato con collante epossidico bicomponente (Salda Forte Mix)

Immagine

Per assicurare il massimo dell'aderenza, le alette sono state "ingabbiate" con appositi cavi di ritenuta.

E asciugata la colla, una bella stuccatina sugli spigoli, due mani di resina e via!!!

Immagine

CINTURA CORAZZATA
Dettaglio finale, l'applicazione della cintura del ridotto corazzato laterale, che corre sulle murate tra le due torri estreme. Evidente in azzurro la fascia di materiale plastico da 0,5mm (forex) incollata con la resina epossidica.

Immagine


VERNICIATURA
E finalmente la prima mano di fondo bianco, che mette in risalto l'elegante linea di questo "vecchio" scafo!!!

Immagine


Immagine

Alla prossima!!! :-)
Alberto Maretti
Modelli realizzati: AHTS Holstentor, HMCS Snowberry, Assunta Tontini Madre, Nemo, Neptun, Ardito, Bruma, Golden Hind, Cutty Sark, Bounty, M/N Porto Alegre, MotorYacht Lucky Star, Elettra, Patron Francois Hervis, Moby Magic, Rita Br, RN Doria

Immagine Immagine Immagine Immagine
Avatar utente
alberto
 
Messaggi: 922
Iscritto il: 17/12/2012, 15:45
Località: Nettuno - Roma

Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda Calafuria » 02/08/2013, 23:15

Accidenti. ....dici che nn hai tempo ...e poi corri come un treno; )
Francesco alias Calafuria
Avatar utente
Calafuria
 
Messaggi: 379
Iscritto il: 20/12/2012, 1:35

Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda alberto » 04/08/2013, 14:43

No, è solo che ora che sono in ferie sto postando le lavorazioni che ho fatto pian pianino quest'inverno!!! :D

Ed ora proseguiamo ;)

TIMONE
I timoni delle navi da guerra hanno una struttura diversa rispetto a quelli delle altre navi, e quello dell'Andrea Doria non fa eccezione.

Dovendo incernierare direttamente l'asse, ho pensato di ricavare da un'unico tubo di ottone,

Immagine

sia le femminelle che gli agugliotti:

Immagine

E una volta bloccata la parte fissa sullo scafo, e la parte mobile nel timone, di fissare l'asse al timone con un una spinetta.

Immagine

Il timone è stato diviso lungo la linea d'asse, ed inciso nelle due metà verticali:

Immagine

dove sono state poi inserite le strutture in ottone:

Immagine

Questo il risultato finale "a secco":

Immagine

E' stata quindi praticata una scassa sulla poppa, per poter inserire la struttura metallica fissa.

Immagine

Ed ecco la fase di incollaggio: il timone è stato montato provvisoriamente per verificarne il corretto allineamento.

Immagine

Un'ultima carteggiatina,

Immagine

...una resinatina, una verniciatina e... un bel controllino,

Immagine

ed anche il timone è a posto...!!!

Immagine


Ed ora bisogna realizzare il supporto al servocomando che comanda il timone.
Per questo mi armo del solito traforo e di compensato da 5mm, dal quale ricavo la struttura che verrà fissata all'interno dello scafo.

Immagine

PARAMINE
Durante la seconda guerra mondiale le unità maggiori vennero attrezzate con un sistema protettivo di dragaggio mine
(paramine), che a partire dalla prua (piastra forata sotto il bulbo), dispiegava dei divergenti che venivano filati
lateralmente. e che dovevano consentire di intercettare le mine nemiche.

Questo particolare non poteva mancare sul modello, per cui preso un pezzo di alluminio e sagomatolo alla bisogna,
ho realizzato questo "sperone":

Immagine

per posizionarlo è stato necessario produrre un'apposita scassa sotto il bulbo:

Immagine

ed infine fissato con la solita bicomponente.

Immagine


Auf, che caldo ;)

Vi ricordo che sul mio sito nella sezione "In Cantiere" potete trovare le foto dettagliate di tutte le fasi di avanzamento
lavori sull'Andrea Doria. :)
Alberto Maretti
Modelli realizzati: AHTS Holstentor, HMCS Snowberry, Assunta Tontini Madre, Nemo, Neptun, Ardito, Bruma, Golden Hind, Cutty Sark, Bounty, M/N Porto Alegre, MotorYacht Lucky Star, Elettra, Patron Francois Hervis, Moby Magic, Rita Br, RN Doria

Immagine Immagine Immagine Immagine
Avatar utente
alberto
 
Messaggi: 922
Iscritto il: 17/12/2012, 15:45
Località: Nettuno - Roma

Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda alessandro cenci » 08/08/2013, 18:28

MA SEI ANDATO AVANTI UNA CIFRA!!!!!
Dovro’ cercare di recuperare il tempo perduto … Ludica Model si avvicina.
Ma perché non hai fatto le alette anti rollio in alluminio? Con le dimensioni del modello qualche colpo lo riceveranno. Con il mio Solebay le fatte in alluminio che ti permette di avere un’aletta solida che all’occorenza puoi anche fare sovra dimensionata; ho praticato un taglio sullo scafo lungo la linea che deve seguire l’aletta nel quale ho poi inserito una striscia di cartoncino, con una matita ho segnato il profilo dello scafo e ho ritagliato il cartoncino, la dima così ottenuta e’ stata poggiata su una striscia di alluninio in modo da riportarne il profilo e successivamente con seghetto/lima ho rifinito il tutto ed incollato con la resina.
A presto con l’aggiornamento dei miei step di lavorazione.
Alessandro
alessandro cenci
 
Messaggi: 226
Iscritto il: 29/12/2012, 20:55
Località: Roma

PrecedenteProssimo

Torna a Autocostruzione

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti