S/S MARIEFRED

[Francesca]

Semplicissimo! Ho usato un mix di concentrati all'acqua: noce, castagno e pochissimo mogano (è tremendamente rosso): fatte le prove su una tavoletta di legno, quando il risultato mi è sembrato di mio gusto, ne ho fatto una certa quantità

[Francesca]

Prima di sparire per diversi giorni di eremo lontano dal Lab, vi aggiorno sugli ultimi passi:
La parte smontabile del modello che comprende il secondo ponte e tutto ciò che ci sta sopra è un bel problema.
Dopo le centine incollate per ottenere il minimo di incurvatura necessaria, ho provato il tutto e mi sono resa conto che questo secondo ponte deve seguire l'andamento di quello sottostante. Quando l'ho provato era tutto sollevato dalle linee sottostanti
Così ho deciso di praticare due tagli in corrispondenza dell'incurvatura e ho fissato il tutto con nastro adesivo. In questo modo il compensato si piega meglio.

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Dopo di che ho iniziato a rivestire il ponte con listelli di noce da 0,5 di spessore. Sul punto di incurvatura ho sempre posizionato un peso di piombo.

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In effetti i listelli incollati sulla la base tagliata e piegata/fissata, favoriscono l'incurvatura. Verificato il tutto. Quando avrò finito il rivestimento del ponte deciderò ulteriori passi. Ma già ora prevedo l'istallazione di calamite nei punti strategici

[Francesca]

Ed eccomi nuovamente al lavoro!
Tenendo il ponte superiore saldamente fissato alla struttura sottostante con nastro adesivo da carrozziere, ho proseguito il suo rivestimento. Ma, prima di terminarlo, ho posizionato otto potenti calamite al neodimio alle estremità esterne di quattro lati.

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A questo punto, ho terminato il rivestimento del ponte con i listelli di noce larghi 4 mm., lunghi 5 cm. spessi 0,5 mm., alternati a metà di ciascun corso e incollati con colla vinilica rapida.

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Ho fatto, poi, la prova di attacco del ponte e verificato le curve: le calamite trovano da sole la giusta posizione e si attaccano tra loro con forza

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Il rivestimento del ponte andrà poi rifinito, carteggiato, stuccato con la calafatura e protetto. Ma questo lo vedremo più in là.

[Francesca]

Passo ora al rivestimento del ponte inferiore verso poppa. Prima di tutto ho verniciato le murate interne, dopo aver trovato sul web una foto.

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Il colore, per ora è un pò acceso, ma lo attenuerò con una velatura. Dopo di che sul ponte ho dato una passata di colore acrilico nero per facilitare la calafatura delle tavole di rivestimento.

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[alimurimeta]

Brava Francesca, ma a poppa non hai rimosso la chiglia per fare spazio nel vano del servo timone?
Saluti

[Francesca]

Brava Francesca, ma a poppa non hai rimosso la chiglia per fare spazio nel vano del servo timone?
Saluti

No, come vedi, non ho rimosso la chiglia. Il servo del timone è sistemato in posizione laterale e anche parecchio dietro perché lì, dove vedi l'apertura e dove, in un primo momento avevo predisposto il supporto del servo, lo spazio è troppo risicato. Nei miei post precedenti si vede tutta la storia.

[Francesca]

Oggi, giornata di esperimenti e impiastricciamenti

Dopo aver rivestito il ponte inferiore di poppa, ho deciso di perfezionare il metodo di calafatura delle tavole, che avevo già sperimentato sul Lechalas.

Dopo aver ben bene levigato i listelli di rivestimento, ho passato una mano di turapori alla nitro.

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Ho poi carteggiato finemente il tutto.

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Dopo di che ho elaborato un intruglio composto di: stucco francese per muri/legno a cui ho mischiato pigmenti in polvere terra d'ombra bruciata e terra di Siena bruciata, acqua e concentrato per idropitture nero. Al tutto ho aggiunto un po' di vinavil. Il composto ottenuto è di consistenza densa ma non troppo. Questo infernale intruglio l'ho spalmato a pennello su tutto il tavolato.

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Dopo di che, a intruglio asciutto, ho dato mano alla penna oscillante per carteggiare il tutto. Siccome il turapori non ha turato i pori a sufficienza come speravo, l'infernale miscuglio si era infiltrato oltre che nelle fughe, anche nelle venature del legno. Andrebbe anche bene per dare un aspetto "vissuto", ma mi sembrava esageratamente sporco. Così ho consumato quintali di carta vetrata nella speranza di non bucare l'esiguo spessore di 0,5 mm. dei listelli. Non ho bucato e ora l'aspetto mi sembra soddisfacente.

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Alla prossima le foto del ponte con calafatura finita

[etabeta]

Interessante, anche se un po' laborioso, il tuo metodo per la calafatura. Io ho fatto diversamente: ho incollato i listelli del tavolato evitando di stringerli troppo, per lasciare una leggerissima fessura tra l'uno e l'altro, ho dato due mani di turapori, carteggiando tra una mano e l'altra, e infine ho applicato la Pece di Giudea, che ho pulito e lucidato con un tampone di ovatta. La pece che era penetrata negli interstizi è rimasta scura mentre il resto è tornato chiaro e rifinito.

In effetti nel mio caso le righe della calafatura non sono decisamente contrastanti con il resto e forse dovevo annerire gli spigoli dei listelli del tavolato durante la posa.

E' bello confrontarsi sulle tecniche che usiamo per i nostri modelli e tu Francesca sei una fonte inesauribile di ispirazione.

Ciao

[pane arturo]

Ciao Eta, e Francesca, vi faccio ad entrambi i complimenti, però vorrei consigliarvi, per rendere la calafatura realistica, come la fanno nei cantieri, potete usare lo stesso materiale che usano loro, e molto semplice sa usare, ed il risultato e perfetto, ed a anche un altro vantaggio, che è elastico, io ormai sono anni che lo uso, di nuovo complimenti ed a presto, arturo

[etabeta]

Scusami Francesca se invado il tuo spazio perché vorrei rispondere ad Arturo:

Arturo, io vorrei adottare la tua tecnica ma purtroppo quel materiale che dici tu non è di facile reperibilità dalle mie parti e poi le confezioni sono "giganti" per un uso modellistico. Io ho trovato dal ferramenta della gomma siliconica da spennellare; ma non mi sembra che funzioni come il materiale che usi tu. Lo strato rimane morbido e non si scartavetra. Il risultato che ho ottenuto con quella gomma siliconica è pessimo .