FORUM AMIREL - Associazione Modellisti Romani

Ed eccomi agli ultimi passi. Il modello è finito, mancano solo le scritte a prua e a poppa. Domani vado a provarlo nella vasca da bagno della mia vicina soprastante di casa.

Qua si vedono: l'impianto elettrico con le calamite inferiori indicate dalle frecce a cui sono saldati i cavi per l'alimentazione e quelli dell'illuminazione inferiore; le due batterie da 4,8 V, collegate in serie in modo da ottenere 9,6 V.; motore ridotto 2,5:1; servo timone e tutti i cavi che ho messo in ordine il più possibile.



Lì, sotto alla cabina di poppa ho posizionato una batteria alcalina da 9 V. che alimenta tutta l'illuminazione. Non è Duracell, ma Tiger cinese, tanto ho visto che le più costose Duracell hanno gli stessi Amperes... Vediamo quanto dura



Gli interruttori luci e motore nella botola di carico merci.



La botola col suo coperchio.



E, finalmente, i parabordi!!!



Il timone e l'elica quadripala Raboech.




La squadretta del timone, con tirante di acciaio armonico da 1 mm. (mi serviva molto flessibile) sotto la botola di poppa. La botola chiusa con le calamite.




Passerella per l'accesso a bordo dei passeggeri, casse pronte per il carico a stiva, cordami vari appesi qua e là, come li ho visti in foto…




Ok, per ora è tutto. Mancano solo se foto d'insieme finali, che posterò prossimamente.
Il modello attualmente pesa 2,5 Kg.; ho calcolato che, in base alla sua forma e al suo volume, dovrebbe pesare circa 1 Kg. in più. Vedrò domani...

Oggi ho fatto la prova di galleggiamento nella vasca da bagno della mia soprastante condominiale. E' stata abbastanza laboriosa perché la barca occupava quasi tutta la vasca e poi, tira su e tira giù, con sgocciolamenti e calpestamenti con le scarpe sul bagnato, le ho ridotto il bagno, appena pulito, a uno schifo...
Comunque, risultati: il peso da mettere è inferiore al chilo che pensavo; la barca ondeggia parecchio, non è proprio stabile, spero che mettendo i pesi giusti nella posizione giusta, cioè giù in basso attaccati alla chiglia, la situazione migliori

Poi, inoltre, devo rifare il timone: quello che avete visto in foto è troppo piccolo e di proporzioni non adeguate perché non scende totalmente davanti all'elica, quindi non è totalmente funzionale.

Niente foto per oggi, ma solo parole che, però, esprimono il mio passo-passo nella realtà vera che è fatta anche di momenti difficili e che condivido con tutti voi, cari amici.

Bye, alla prossima.

Ho rifatto il timone più grande. La foto non è venuta bene ma non mi va di rifarla…



Dopo la prova di galleggiamento in vasca da bagno, avendo determinato e localizzato con pesi provvisori la zavorra da inserire, ho tagliato una lastra di piombo da 2 mm. di spessore e ne ho fatte tante mattonelle della misura giusta per essere incastrate tra le ordinate, piegate, martellate, pesate e posizionate al posto giusto.



Ho applicato tutte le scritte che ho ordinato in vinile. Solo quella che è sulla murata anteriore del ponte superiore me la sono fatta da me, dopo averla scaricata dal web, stampandola nella giusta dimensione su una pellicola autoadesiva trasparente.



Ho, poi, deciso, dopo aver visto sul web una foto della barca in navigazione, di mettere due biciclette appoggiate alla parete anteriore della cabina passeggeri del ponte inferiore. Avevo anche in mente di licenziare il comandante e di trovare un equipaggio che si desse da fare… Così, ho trovato su Amazon, ciò che faceva al mio caso...



Bè, certo, due paracadutisti inglesi, non c'entrano niente Ma sono molto espressivi e hanno due belle bici… E. in più, sono in scala perfetta. Così ho assemblato le bici, verniciando il telaio in nero e i raggi in cromo, le manopole rosse. Le bici le ho posizionate esattamente dove le avevo viste in foto. Non sono molto visibili, ma fanno parte dei particolari del modello.



I due paracadutisti inglesi li ho limati, togliendo bisacce, pistole e quant'altro, insomma, rendendoli un po' più pacifici e poi ho verniciato l'uniforme: giacca blu, pantaloni neri, basco blu con pon pon rosso, insomma qualcosa di più marinaresco.
Il comandante, dall'alto, indica al marinaio che deve preparare la passerella per lo sbarco dei passeggeri; il marinaio si appresta a slegare la passerella per posizionarla.



A questo punto ho proprio finito. Non rimane che il varo in acqua!!!

Ciao ciccia. ....ottimo lavoro come sempre, curato e meticoloso, ma ho una domanda ....obbiezione da farti. Hai costruito una bellissima imbarcazione tirata a lucido appena uscita da cantiere ma, non pensi che i parabordi che hai istallato siano inappropriati al tuo capolavoro? Mi spiego, mi è sembrato di capire che su i parabordi hai usato una tecnica d'invecchianto per renderli come usurati.....ma mi sembra di vedere da altre foto che invece la tua barchetta non sia per niente invecchiata, anzi!!!!!....quindi mi sa che non hai ancora finito con i lavori da fare....nn è cattiveria la mia...ma solo modo e consiglio per migliorarci a vicenda.
A presto

Calafuria ha scritto:Ciao ciccia. ....ottimo lavoro come sempre, curato e meticoloso, ma ho una domanda ....obbiezione da farti. Hai costruito una bellissima imbarcazione tirata a lucido appena uscita da cantiere ma, non pensi che i parabordi che hai istallato siano inappropriati al tuo capolavoro? Mi spiego, mi è sembrato di capire che su i parabordi hai usato una tecnica d'invecchianto per renderli come usurati.....ma mi sembra di vedere da altre foto che invece la tua barchetta non sia per niente invecchiata, anzi!!!!!....quindi mi sa che non hai ancora finito con i lavori da fare....nn è cattiveria la mia...ma solo modo e consiglio per migliorarci a vicenda.
A presto

Grazie Franci. A dirti la verità,il mio modello non è proprio tirato a lucido. Certo, è nuovo, ma basterà pochissimo tempo per un'invecchiatura naturale
Comunque nei mari del nord non si fa caso a queste "finezze ". Quei parabordi li ho visti in tutti gli stati: solo legno naturale, verniciati quasi perfetti, scrostati, mezzi marci insieme ad altri intonsi ed altri da buttare... E tutto questo indipendentemente dallo stato generale della barca. Ecco una foto alla quale mi sono ispirata.



E guarda l'"ordine" che regna davanti all'ingresso della cabina inferiore...

Ciao Cicci, non entro nel merito della vostra questione, io sono più impaziente di vederlo in acqua per capire cone "tiene il mare" . La finitura del modello non mi sembra affatto male rispetto al resto. Poi i parabordi si possono anche rovinare dopo la prima crociera, oppure recuperare e riposizionare dopo il restauro della nave

Saluti e buon modellismo

Lo so cicci....era solo un consiglio per nn incappare in una brutta valutazione statica ....visto la severità dei nostri giudici.
Solo questo.....

Beh, inserirò nella documentazione quella foto. Se, poi, i giudici vorranno darmi un brutto voto per questo, pazienza. D'altronde le barche le faccio per me, non per i giudici . Piuttosto qualche apprensione per il comportamento in acqua ce l'ho perché il peso in alto è parecchio. Penso che dovrò fare attenzione al vento...e alle onde...

Ora rimane solo il varo vero in acqua. Lo farò la prossima settimana, martedì o venerdì. Mi piacerebbe che qualcuno di voi sia presente per assistenza e consigli. Tor di Quinto ovviamente. Chi di voi ha voglia e tempo? Calafuria? Alessandro? Soleado? O altri amici di questo forum?
Prima di presentare in pubblico il mio Mariefed, cosa che potrei fare il 29 maggio, giorno della III gara del Trofeo Amirel ed Elegance Trophy, vorrei essere proprio sicura che il modello si comporti in modo decente

Ciao Francesca, mi sarei offerto volentieri come aiutante anche per vedere dal vivo il tuo capolavoro, purtroppo sono troppo distante, penso che troverai chi ti darà una mano fra i soci dell'AMIREL, pazienza, mi accontenterò di leggere i risultati del varo su questo forum.