LA VERNICIATURA.

Questa sezione è dedicata alle discussioni relative alle tecniche modellistiche utilizzate nella realizzazione dei modelli di navi, antiche o moderne.

LA VERNICIATURA.

Messaggioda Amedeo » 04/02/2014, 9:35

Buongiorno a tutti!
mi permetto di riprendere un argomento che ho trattato su di un forum nel lontano 2007. per chi volesse questo è il link che ho salvato perchè ora non esiste più il forum!! http://www.toflyrc.com/Forum/tm.asp?m=1 ... age=1&key=
Rimetto qui la discussione così possiamo dibattere! :

VERNICIATURA.
OK come promesso, apro questo post,per riprendere un argomento che molti ritengono interessante. Molte cose le avevo già scritte,le riprendo per quelli che non le sanno,è lo farò in modo
Più approfondito.
Partiamo dal materiale con cui sono fatte le superfici da verniciare.
Fibra di vetro con resina poliestere,gelkottate o no
Fibra di vetro con resina epossidica,gelkottate o no
Fibra di carbonio con resina epossidica, gelkottate o no
ABS.
Legno, generalmente balsa.
La differenza,tra la poliestere,e l’epossidica,è molta.

La poliestere normalmente non ha il gelkot, il gelkot (normalmente bianco) si utilizza per ridurre al minimo le bolle d’aria che si formano nel caso che la stampata non sia fatta sottovuoto, di conseguenza, le fusoliere di questo materiale, presentano questo problema,(sono piene di buchini )
questa resina, oltre al fatto che è molto più tossica , ha un forte odore pungente.

Ha dei ritiri notevoli dopo la catalizzazione.

E’ molto più rigida,(quasi cristallina ) quindi più fragile, il difetto maggiore è che con il caldo si deforma, poco adatta a modelli a turbina.
I pregi, sono solo per il produttore,catalizza in tempi molto brevi, ed a basse temperature.

La epossidica è quella preferibile,

è una resina che catalizza ad una certa temperatura,
da specifiche,per ottenere il massimo strutturale è da catalizzare per 6-8 ore ad una temperatura di 80 gradi,
ma anche a 20 gradi, i tempi si allungano di molto ma strutturalmente per i nostri usi va più che bene,
in compenso non ha ritiri eccessivi,
Non è molto tossica.
E’ molto resistente.
Non si deforma con il calore.
Normalmente è sempre gelkottata.

Il carbonio presenta caratteristiche strutturali notevoli solo a trazione,ed è leggermente più leggero del vetro,il motivo non è tanto nel peso specifico quanto nel fatto che per ottenere le stesse caratteristiche, il vetro ha bisogno di più strati, di contro il carbonio è molto più costoso,e più difficile da lavorare.
Volutamente non parlo del kevlar,in quanto è poco utilizzato per gli alti costi, e veramente quasi impossibile la lavorazione ai comuni mortali.

L’ABS, beh.. spero che tutti sappino cos’è.
Lo stesso per il balsa.
La prossima inizio a spiegare la lavorazione.
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Re: LA VERNICIATURA.

Messaggioda alimurimeta » 04/02/2014, 10:58

Amedeo, sarò il tuo discepolo "resinatore", più accanito :-)
    Francesco G. - ALIMURIMETA
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Re: LA VERNICIATURA.

Messaggioda Amedeo » 04/02/2014, 12:31

alimurimeta ha scritto:Amedeo, sarò il tuo discepolo "resinatore", più accanito :-)

Ciao Alimurimeta! grazie pe la fiducia :D qui però parlo della verniciatura, per le resine, e come si realizza un modello in scala devi attendere, ;)
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Re: LA VERNICIATURA.

Messaggioda soleado » 04/02/2014, 13:05

Ciao Amedeo,
tra i "discepoli" ci sono anch'io. Anche se da molto uso e vernicio le resine epossidiche ( non uso più da circa 20 anni le poliestere soprattutto per l'odore pazzesco che emanano , favorendo il divorzio dalla moglie!). C'è sempre qualcosa da imparare dagli amici modellisti esperti.
A presto
soleado (Roberto)
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Re: LA VERNICIATURA.

Messaggioda Francesca » 04/02/2014, 14:33

Anch'io ti seguo! Molto, molto interessante!
Ciao :D
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Re: LA VERNICIATURA.

Messaggioda Amedeo » 04/02/2014, 14:55

Grazie anche a te Francesca! rispetto alla data dell'articolo le vernici per il rispetto dell'ambiente sono cambiate di molto, alcuni amici carrozzieri sono disperati, le vernici acriliche ad acqua a livello di robustezza nulla hanno a che vedere con le vernici poliuretaniche, io ho degli aeromodelli e Elicotteri verniciati con poliuretanica che pulisco con l'acetone per togliere l'olio di ricino delle miscele, se solo facessi sentire l'odore dell'acetone alla vernice acrilica si scioglierebbe :D
come la lega di stagno per saldare l'elettronica, pochi sanno che da qualche anno è stato vietato l'uso del piombo! quindi si salda con stagno puro!!!! non sapete i problemi, fonde a una temperatura di 400° non lega con le vecchie saldature che contenevano il 37x100 di piombo, quindi in caso di riparazione di una scheda "vecchia" non si può intervenire, e poi i componenti erano progettati per resistere a temperature di 250/300° quindi si bruciano, insomma grossi problemi per noi "elettronici" meno che per le ferrovie dello stato per l'automotive, e i militari.......loro si possono continuare a usare il piombo...dai voglio essere un Grillino pure iooooooooo :D
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Re: LA VERNICIATURA.

Messaggioda Amedeo » 05/02/2014, 10:21

Grazie e saluti a tutti
Eccomi, mia figlia direbbe “uffa papà mi vuoi proprio insegnare tutto, ma lasciami sbagliare da sola”
Ma sai io sono più vecchio e ti posso spiegare, perché lo già vissuto, anche se ci ricasco sempre.

Prendiamo la nostra bella fusoliera, la prima cosa da fare, una bella lavata con acqua e detersivo da piatti.
Dobbiamo togliere il distaccante,e la cera usata durante la costruzione, (a proposito aprirò, FACCIAMOCI UNO STAMPO ) quindi niente seppiare o lavare con solventi,peggioreremmo la situazione distribuendo meglio la cera sulla superficie,
solo dopo l’asciugatura, passiamo una bella seppiata con carta grana 400, la superficie deve diventare opaca, nel caso di fusoliera in poliestere scopriremo un sacco di buchi e soffiature, tanto per intenderci le fusoliere in poliestere sono quelle di colore verdino semitrasparenti tipo EC 135.. Hirobo Sigh..
iniziamo con lo stuccare la giunta di unione dello stampo, prendiamo dello stucco POLIESTERE.
Apro un parentesi:
Fusoliera in poliestere? Lo stucco il fondo e quant’altro viene usato,deve essere in poliestere
Fusoliera in epossidica? Tutto in epossidica.
Capito mi hai? Se no è un casino.
E con una spatola stucchiamo, lo stucco è quello per metalli a due componenti,con l’indurente,che sembra dentifricio, vi consiglio di usare poco indurente,così facendo oltre al fatto che abbiamo più tempo a disposizione,attacca di più e penetra meglio.
Vi accorgerete che in presenza di piccoli forellini, lo stucco fa una bollicina e non penetra, nessun problema, per questi usiamo, un collante cianocrilato di media densità, e usiamo uno spillo per farlo penetrare.
Seppiamo il tutto con grana 400,ed eventualmente riprendiamo con altra stuccata.
A stuccatura completa diamo una seppiata con la 600.
Solo allora carichiamo la pistola con fondo per carrozzeria a due componente,e qui immagino,le domande “che prodotto uso?,che marca,Dove lo prendo?”non fasciatevi la testa, qualsiasi prodotto va bene andate in qualsiasi colorificio e lasciatevi consigliare, se il risultato non fosse soddisfacente, abbiamo sbagliato qualcosa non è certo il prodotto.
Cosa possiamo sbagliare?
Sfoglia?
Non copre?
Se sfoglia, vuol dire che la superficie non era pulita, allora consiglio, finito di stuccare e seppiare prima di dare il fondo rilaviamo il tutto, e sgrassiamo con aceto bianco, si quello per fare le insalate.

Se non copre, nel senso che si vedono le magagne, non insistete a dare tante mani, colerebbe,e nel tempo tenderebbe a saltare, piuttosto cercate di essere pignoli nella stuccatura, ripassatelo più volte.
Se volete fare un lavoro perfetto,quando avete dato il fondo,che normalmente è grigio,prendete una bomboletta alla nitro di nero e spruzzatela sul modello, “no non sono impazzito” a vernice asciutta
Seppiatela con la 600, dove resterà il nero è perché c’è un avvallamento, auguri e buon lavoro,
Parliamo di regole generali:
Seppiare sempre con un tampone, mai a mano.
Il fondo deve essere del colore adeguato alla tinta finale che useremo, il colore neutro come tutti sanno è il grigio.
Quindi un rosso dato su un grigio,sarà un rosso.
Dato su un bianco sarà, un arancio.
Dato su un nero, sarà un marrone.

Ci sono colori più coprenti di altri,normalmente i colori scuri coprono di più.
Il giallo, il rosso,quindi tutti i colori complementari di questi coprono poco.
Finito di dare il fondo e prima di verniciare, facciamo la prova “Dal Monte”
Prendete del nastro adesivo crespato,e attaccatene una bella striscia sul modello, e provate a vedere se staccandolo non viene via tutto,se dovesse succedere son ca… però e meglio scoprirlo adesso che quando diamo la vernice o no .

In questa fase studiatevi un supporto per tenere i pezzi.
Alla prossima
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Re: LA VERNICIATURA.

Messaggioda Amedeo » 07/02/2014, 22:14

Abbiamo preparato il fondo? Perfetto. 
La scelta dei colori: 
Due componenti,sintetici,acrilici, metallizzati,lucidi, opachi,ecc,ecc. 
I colori a due componenti sono già antimiscela,quelli sintetici nitro,no. 
  
Per opacizzare un colore, esiste un prodotto da aggiungere al colore stesso,od al trasparente,secondo la percentuale di opacizzante possiamo ottenere tutti i gradi di brillantezza che vogliamo. 
  
Dobbiamo decidere, quanti tinte utilizziamo?,lasciamo un bordino tra una tinta e l’altra’,alla fine diamo il trasparente?. 
Facciamo un esempio, tre colori, 
bianco,rosso e blu,senza bordino,(senza bordino intendo tra un colore e l’altro) 
Per primo do il bianco,prendo il colore è lo catalizzo,aggiungo la giusta percentuale di diluente, 
Se uso un’aeropenna,la diluizione deve avere la stessa consistenza del latte intero, altrimenti con una pistola un po’ più densa,a casa fate la prova. 
  
Prendete un bicchiere con un po’ di latte,prelevate con uno stecchino una goccia e lasciatela scorrere all’interno del bicchiere. 
Con la vernice dovete fare allo stesso modo,aggiungendo diluente finché la consistenza sia uguale. 
Per l’aeropenna la pressione dell’aria va regolata,1,5/2 atmosfere,se non avete un compressore, andate in farmacia,e comprate una di quelle macchinette per aerosol,danno 
Circa 2 atmosfere costanti, e vanno benissimo, 
mi dicono di non farle troppo lunghe,allora mi fermo qui 
Ciao alla prossima 
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Re: LA VERNICIATURA.

Messaggioda Amedeo » 17/02/2014, 22:16

Caricata la pistola con il bianco alla giusta diluizione, verniciamo TUTTA la fusoliera, 
la distanza di spruzzatura: 
Non c’è una regola,questa varia secondo ,il tipo di vernice,la pressione dell’aria,la pistola usata,il risultato che si vuole ottenere. 
  
Nel primo caso,se la vernice è una poliuretanica, (dopo aver preparato la vernice con il suo catalizzatore, attendere,una mezz’oretta prima di usarla,devono sparire tutte le bolle che si formano misciandola,) la distanza è circa una ventina di cm, con una rosa di20 cm,se la rosa è inferiore diminuisce la distanza,lo scopo e quello di far arrivare la vernice 
Sulla superficie,ancora liquida,non asciutta,nel caso si otterrebbe,il famoso effetto buccia d’arancia, più pressione = più buccia,più distanza,più polverizzazione. 
  
Con una rosa piccola,vedi aeropenna con poca pressione,se la superficie è grande si ha l’effetto nebbia,significa che ti viene a chiazze lucido opaco, tutti questi problemi con vernici alla nitro,si accentuano essendo ad asciugatura più rapida, fino a qui abbiamo regolato la pressione,la diluizione della vernice,la distanza,ora vediamo come si vernicia. 
La prima mano, la diamo leggerissima,e con diluizione maggiore,la superficie deve quasi essere puntinata dalla vernice,in pratica si deve vedere più grigio che colore,fatto questo,io avendo una pistola doppio effetto,soffio solo aria per accelerare l’asciugatura, 
  
(pistola doppio effetto,è una pistola che pigiando il grilletto,nel primo tratto esce solo aria,successivamente man mano che si pigia arriva la vernice,con questo tipo di pistola si può decidere di caricare più o meno semplicemente,pigiando di più) 
  
Quando la prima passata, è appiccicaticcia,quindi non cola do la seconda passata,questa volta copro il grigio, cosa vuol dire appiccicaticcia, tocco con l’indice la superficie,e non mi devo sporcare il dito,lascio l’impronta ma non mi sporco,spero di essere stato chiaro. 
  
Aspetto di nuovo,L’appiccicaticccio,è do la mano finale,questa volta la vernice è meno diluita,nel caso il risultato fosse a chiazze di lucido/opaco,do una mano di solvente puro,o comunque vernice molto molto diluita. 
  
Evitiamo l’effetto CARAMELLA, 
e  cos’è. 
  
Quando si vernicia,la stessa tende sempre ad accumularsi,sugli spigoli e nei solchi delle pannellature,gli spigoli addirittura diventano dei raggi,i solchi tendono a sparire,per evitare il tutto, dare più mani leggere ed attendere tra una e l’altra. 
  
Se durante la verniciatura vedete degli strani puntini,e inutile che insistete nel tentativo di verniciarli,anzi più date vernice più questa si deposita intorno al puntino ma non lo copre, 
purtroppo avete combinato un grosso guaio,se voi guardaste con un lente,sembra un cratere,purtroppo si chiama occhio di pernice,per un carrozziere significherebbe che per due tre mesi non potrebbe verniciare,per noi il problema è meno grave,vuol dire che c’è del silicone nell’aria,pulire la superficie da verniciare con solvente anti silicone,e con aceto bianco,e cambiate locale di verniciatura, 
  
Siamo riusciti a dare il bianco? Bene,il resto alla prossima. 
Ciao 
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Re: LA VERNICIATURA.

Messaggioda Amedeo » 17/02/2014, 22:23

Ringrazio tutti e vi chiedo scusa se non sono molto presente! sto finendo i due modelli in corso che questa primavera assieme all'Anteo voglio varare!! :D
poi ho una bella novità :D ho barattato un kit del Titanic di Amati con una scatola della Graupner del Jules Vern :D che figata...ops scusami Francesca!! mi è scappata :oops:
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