Cap. 7

Amplificazione della rotazione del timone per una maggiore governabilità

(V. Galeani)

La maggior parte dei modelli naviganti ha una manovrabilità alquanto ridotta, a causa della scarsa deviazione del timone (al massimo 35 gradi a destra e 35 gradi a sinistra). Questo motivo è dovuto in parte al servocomando (variazione max 90 gradi) ed in parte al sistema di leve che collega il servocomando al timone (vedi fig n. 1).

Con il sistema da me …… sperimentato, invece, è possibile avere una deviazione complessiva del timone notevole, che in alcuni casi può arrivare anche a 170 gradi.

Nella maggior parte dei casi, è sufficiente una deviazione complessiva del timone di circa 135 gradi. Questa si ottiene procurandosi una coppia di ruote dentate (ingranaggi) di diametri esterni D1 e D2 di dimensioni tali che il loro rapporto D1/D2 sia circa 1,5.

Naturalmente, occorre assicurarsi che i denti delle due ruote dentate siano identici: questo si può rilevare o confrontando i denti con una lente d'ingrandimento o facendo ruotare una ruota intorno all'altra, badando che non avvengano scavallamenti.

Nella fig. n. 2 è disegnata una coppia di ruote dentate con D1 = mm 32 e D2 = mm 21; il rapporto è 32/21= 1,52, cioè la deviazione del timone è amplificata 1,52 volte.

La ruota più grande dovrà essere applicata sul perno del servocomando: per fare questo, e per poterla smontare quando necessario, è bene renderla solidale con un pignoncino di solito fornito a corredo del servo e bloccare il tutto con la vite autofilettante in dotazione allo stesso.

La ruota più piccola, invece, deve essere applicata all'asta del timone: se si usa anche la colla più tenace, dopo un po’ di tempo c'è rischio che l'asta del timone giri in folle rispetto alla ruota; allora occorre adottare un piccolo accorgimento, anche se ….. richiede un po’ di tempo ed un po’ di abilità: occorre sagomare a sezione quadrata la parte superiore dell'asta del timone e ricavare con la punta di una fresa, tra le più piccole, un foro a sezione quadrata al posto del foro circolare esistente sulla ruota dentata più piccola, in modo che quest'ultima si possa adattare perfettamente alla parte superiore dell'asta così sagomata; adesso è possibile unire le due parti con il collante più adatto.

A questo punto, si posiziona il servo del timone in modo che i denti delle due ruote siano tenacemente a contatto.

Prima di provare in acqua il sistema, è bene lubrificare con grasso al litio, resistente all'acqua ed alla umidità, i denti delle due ruote.

Nella fig. n. 3 è riportato un esempio di azionamento di due timoni.

A chi seguirà i miei consigli auguro un buon lavoro.

Articolo pubblicato sul NOTIZIARIO n° 46

Torna a Indice