FORUM AMIREL - Associazione Modellisti Romani

Sono inoltre state costruite con plasticard da 1mm i portelli e le porte stagne presenti a prua, a poppa e sul modulo a poppa del fumaiolo.

Montati tutti questi dettagli, salta all'occhio che manca ancora qualcosina: le dotazioni di sicurezza!!!

Infatti le vecchie gruette in termofusione, fuori scala, errate nel disegno e inutilizzabili sulla struttura amovibile,
sono state rimpiazzate da nuove ed autocostruite, disegnate in base alle fotografie.

Dopo diversi tentativi effettuati con materiali diversi, ho deciso i utilizzare il legno compensato da 1mm.



Ho realizzato 2 pezzi per la colonna del basamento in cui scorre la parte mobile superiore, che è stata invece realizzata da un singolo pezzo sagomato.
Nella colonna sono incollati internamente tre inserti, che consentono di mantenere uno spazio tra le due "gambe", a simulare la slitta.
E sono stati incollati due quadratini come base sulle due parti che poggiano sui due ponti.





Costruito il primo prototipo, ne ho solamente dovuti replicare altri 15!!!

Buonasera Alberto bellissimo lavoro complimenti , mi sta davvero aiutando i tuoi post perché e veramente difficile reperire materiale fotografico o istruzioni. Complimenti di nuovo

Grazie Casimiro,
se fosse stato facile non ci saremmo divertiti!!!

Scherzi a parte, mi fa piacere di esserti d'aiuto, anche se questo non è certo il modello più adatto per questo tipo di autocostruzione da materiale fotografico!!!
...

Nel frattempo le scialuppe sono state smontate, ripulite e riverniciate con i colori originali delle fotografie.



Anche le catene sono state sostituite con altre nuove in scala con il modello. Al termine del montaggio in effetti il colpo d'occhio è notevole!!!

Anche le gruette poste vicino agli autogonfiabili non erano neanche lontanamente utilizzabili, e sono state ricostruite.

Anche qui utilizzando dei tubetti in plastica provenienti da vecchi pennarelli, sono state costruite le basi.
I bracci sono invece stati realizzati in legno, a partire da un listello 5x10.
Sagomato e levigato il tutto, sono stati inseriti due anelli rifilati da un tubetto poco più grande della base, a simulare le due sezioni della gru reale.

Le pulegge delle cime sono state tornite da un tondino di alluminio,
e sono state fissate ad una sezione di un piccolo tubo a rappresentare il motore elettrico.



Sono infine state ricreate le tubolature sagomando e piegando del filo di ottone da 0,5mm.

Quello che più mi piace dei tuoi lavori è l'inventiva nel trovare materiali quasi sempre riciclati da oggetti che hanno avuto una vita diversa. Poi, naturalmente, la perizia nel modellare, tornire, costruire; il tutto dopo uno studio molto approfondito di ogni particolare. Un modo di fare modellismo ormai quasi sparito che rende però ogni modello unico e personale. Bravissimo.

Grazie Francesca,
mi dispiace sempre buttar via qualcosa che potrebbe rivivere in qualche altra forma, e anche se in genere riesco a riciclarlo,
mi si pone il problema della conservazione della qualunque, che comporta un infinito numero di scatolette piene di oggetti che forse potrei usare... nei prossimi 200 anni!!!

Spero solo di ricordarmi dove avevo messo "quel pezzo" quando ne avrò bisogno... !!!

Scherzi a parte, siamo circondati da oggetti che possono trovare una seconda, ed anche una terza vita, per cui ben venga un poco di ricilclo, che l'ambiente, ma sopratutto noi, ne abbiamo bisogno!!!

E ritorniamo al cantiere.

Gli autogonfiabili poggiano su delle slitte metalliche, anch'esse assenti.
Sono state quindi ricostruite con filo di ottone sagomato e saldato.



Una bella verniciata con primer e bianco, e pian pianino tutto inizia a prendere sembianze realistiche!!!

Conservare tutto è una "deformazione professionale" comune nei modellisti, è quando le scatolette aumentano il problema, per ricordare cosa c'è dentro ogni tanto le apro e penso … penso … penso …
Comunque un gran bel lavoro di "recupero e restauro".
Alessandro

A questo punto mi sono trovato ad un bivio: le grandi finestrature sulle fiancate, le faccio con le decal o no?

Il problema è che osservando molto da vicino le nicchie delle finestre presenti sulle fiancate, nonostante ore di stuccatura e levigatura,
si notano ancora diverse imprecisioni, fuori squadro ma sopratutto i fastidiosissimi minicrateri generati dall'imperfetta resinatura del vecchio scafo.

Usando le decal, che aderiscono bene su superfici piane (e piene), su questo tipo di superficie rimarrebbero sicuramente delle bolle d'aria sotto la pellicola,
con un risultato davvero brutto a vedersi.

Per fortuna, esponendo la cosa a Francesco Alimurimeta, è emerso che il vinile avrebbe potuto rendere meglio allo scopo.
Ma sopratutto si è offerto di fare le finestrature utilizzando le sue moderne diavolerie computerizzate!!!

E che spettacolo quando sono state montate!!!





Piano piano....