AMIREL - Modellisti Romani

BAAAL - Borsa Archeologica Artistica Agrituristica del Lazio

Bertusi Progetti -Via dei Coronari 45 – Roma

REALIZZAZIONE DI UN PLASTICO DI ARCHITETTURA

Ostia Castel Fusano - IL CORDONE DUNALE

Scala 1:500

giugno 2002

Il nostro compianto Vicepresidente F. Lombardi era stato contattato nell'agosto 2001 dalla BAAAL (Borsa Archeologica Artistica Agrituristica del Lazio) per la costruzione di un plastico a corredo di un progetto (Parcheggi sotterranei coperti da dune con giardini e laghetti, percorse da piste ciclabili) da realizzarsi ad Ostia, P.le C. Colombo. Gli erano state fornite, per studiare la realizzazione, una foto aerea della zona ed una copia del progetto. Poiché si era reso conto che per riprodurre in scala su carta la foto sarebbe occorso un grosso lavoro al computer, mi ha interpellato per sapere se ero disponibile ad aiutarlo. Infatti, per avere il disegno in una qualsiasi scala occorreva digitalizzare la foto con la tavoletta grafica e, poiché quando si tratta di lavorare al computer è come se mi invitassero a nozze, ho accettato di aiutarlo.

Con il progettista era stato concordato che il plastico doveva essere in scala 1/500 ed abbiamo iniziato a lavorare. Il lavoro di digitalizzazione della foto mi è costato un paio di settimane di tempo libero, però alla fine disponevamo di una planimetria abbastanza particolareggiata della zona in scala 1/1000. Da questa abbiamo stralciato il tratto che dovevamo riprodurre in scala 1/500 e così abbiamo ottenuto il disegno esecutivo di 90x170 cm..

La foto aerea di Ostia che ci è servita per l'elaborazione del progetto.
Lo scotch delimita la zona riprodotta dal plastico

Il plastico doveva essere costruito dall'AMIREL presso la Scuola di Modellismo della Città dei Ragazzi, durante l'anno scolastico 2001-2002, ma improvvisamente Francesco si è ammalato e poi è venuto a mancare e poiché il lavoro era stato commissionato a lui, non sapendo più cosa fare e come comportarci, abbiamo soprasseduto alla realizzazione.

A fine maggio 2002 però il progettista ci ha cercato sollecitando la realizzazione. I tempi che ci dava erano strettissimi (poco più di un mese) e così i Tre Moschettieri della Città dei Ragazzi (Mosti, Parasassi, Villoresi) aiutati dal D'Artagnan di turno (Cerulli) si sono trasferiti tutti i pomeriggi presso il Laboratorio della Scuola ed in cinque settimane di lavoro hanno portato a compimento l'opera.


Il plastico ultimato

La zona da riprodurre era pianeggiante (mare a quota 0 m, ferrovia a quota 2 m e quartiere di Ostia a quota 4 m) e pertanto è stato facile realizzare il fondo con fogli di compensato da 4 mm, opportunamente sagomati, incollati sulla tavola di base. L'unica opera non pianeggiante è stato il cavalcavia sulla ferrovia della Cristoforo Colombo, realizzato costruendo prima le spallette del ponte e poi incollandoci sopra una striscia di compensato da 2 mm che lo raccordasse con il piazzale; le scarpate le abbiamo realizzate tamburando con cartoncino.

A causa della complessità del lavoro da svolgere lo abbiamo diviso in lotti ed ognuno ha realizzato quello di sua competenza. Le strade le ho tracciate io usando listelli 0.5x5 come marciapiedi, gli stessi listelli incollati a coltello mi sono serviti per le recinzioni dei giardini. Villoresi ha realizzato tutti i villini e i fabbricati vari (usando parallelepipedi di balsa di opportune dimensioni ed altezze), le cabine degli stabilimenti balneari le ha ottenute piallando una faccia di un listello 5x5 a forma di tetto e tagliandolo poi a fettine di 1 cm..

 
I quattro soci all'opera

La terrazza rotonda sul piazzale Cristoforo Colombo l'ho disegnata io al computer, riproducendo fedelmente i suoi mosaici, e poi stampata su cartoncino lucido che ho incollato su compensato; un listello 0.5x5 incollato tutt'intorno è diventato la balaustra. Analoga cosa ho fatto con la ferrovia, stampando rotaie, traversine e scambi su cartoncino grigio (in pezzi di circa 20-25 cm di lunghezza) ed incollandoli sul piano.

 
Le dune principali, ai due lati della C. Colombo, che coprono i garage interrati
un ponte in legno scavalca la strada e le collega tra loro

Cerulli si è divertito a fabbricare le palme dell'aiuola centrale del Piazzale con pezzetti di filo di rame contorti tra loro e le pensiline della stazione ferroviaria. Mosti ha fabbricato un centinaio di alberelli intingendo un chiodo, con pallina di plastica in testa, nel vinavil e poi nella segatura verde da plastici. Villoresi ha poi tagliato nella balsa le forme delle dune che poi Cerulli ha cosparso di verde incastonandoci i laghetti, le pietruzze e i cespugli.


Vista d'insieme del piazzale


Il garage di sinistra
(senza la duna che lo ricopre)

Cerulli ha anche realizzato i quattro ponticelli in legno che collegano tra loro tutte le varie piste ciclabili ed i sentieri pedonali esistenti sulle dune

Il lavoro più lungo e noioso, ovvero la pineta di Castel Fusano, l'ha realizzato Mosti piantando un paio di centinaia di chiodi alti 2-3 cm sul compensato, dipinto in color sottobosco, e dipingendoli di marrone; su di essi ha poi incollato con vinavil pezzi dell'apposito tappetino di lichene per plastici ferroviari ed il risultato finale è stato superiore alle aspettative.

Io ho disegnato al computer, e stampato su foglio di acetato trasparente, le piante con disegnati i posti macchina di uno dei garage a tre piani (che si doveva poter vedere sollevando la duna che lo ricopriva). Ho poi costruito il garage stesso con fogli di plexiglas da 2 mm e listelli di legno 4x4 (si dovevano vedere in trasparenza i tre piani) e in ogni piano ho incollato l'acetato con la pianta e alcune automobiline parcheggiate (mamma mia quanto ci sono costate!!).

 
Le altre due dune nei pressi della Stazione ferroviaria C. Colombo

Cerulli infine ha disegnato su cartoncino tutte le piste ciclabili e le ha incollate sulle dune e sulle aiole. Abbiamo dipinto le strade di grigio e dove possibile abbiamo disegnato con inchiostro bianco le linee tratteggiate di mezzeria e incollato le automobiline.

Il mare l'ha realizzato Villoresi incollando sul piano un pezzo di pellicola d'alluminio per uso cucina, opportunamente appallottolata e poi distesa per dare l'impressione delle onde; la pittura finale con colori acrilici ha completato la riproduzione.

 
Il piazzale della Stazione C. Colombo
e una vista del fascio di binari con il treno in arrivo


La rotonda del P.le C. Colombo e la piscina del vicino stabilimento balneare

Due cartellini esplicativi, sempre stampati con il computer, forniscono il titolo dell'opera, il nome del progettista, e i dati di realizzazione dell'AMIREL.

Speriamo che questa prima realizzazione a scopo industriale (anche se noi quattro ci siamo divertiti come se lavorassimo per noi stessi) serva per farci conoscere anche in un ambito diverso da quello prettamente ludico-modellistico e che in seguito si possano avere altri incarichi di tipo professionale.

In questo caso tutti i soci saranno interpellati e potranno partecipare a turno al lavoro, ricavandone anche un utile.

In occasione di questo lavoro il rimborso spese avuto, detratte le spese vive di acquisto dei materiali, è andato direttamente nelle casse dell'AMIREL e probabilmente ci servirà per pagare qualche mese di affitto.

M. Parasassi

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