Highlander Puffer

[Francesca]

Ciao Francesca, mi piace l'effetto finale. Forse c'è quelche piedino dei contrafforti della murata che non aderisce perfettamente al ponte. Magarari la foto è in modalità macro e questo dettaglio non risulta evidente ad occhio nudo.
Comunque mi piace assai.

Saluti

Cogliendo al balzo l'osservazione di alimurimeta, pur essendo le foto molto ma molto più grandi del reale e, quindi, con ogni minimo difetto ingrandito al microscopio, sono corsa ai ripari.
Cos'è questo "infernale" intruglio? Bè, semplicemente stucco francese (da muri) mischiato con colore concentrato rosso ossido

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Con una microspatola l'ho spalmato dentro ogni microscopico interstizio e ce n'erano parecchi non solo alla base dei piedini dei rinforzi, ma anche lungo gli angolari chiodati. Il fatto è che il metallo bianco, essendo una fusione, non solo esce fuori pieno di sbavature, ma anche storto e ondulato.

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Una volta asciutto, invece di carteggiare, operazione che mi avrebbe compromesso pesantemente la verniciatura già fatta, con microtamponcini inumiditi con acqua in un primo passaggio e con saliva al passaggio finale, ho asportato l'abbondanza di materiale. Non vi scandalizzate per l'uso della saliva... Sappiate che viene normalmente usata anche nella pulitura dei dipinti antichi: non corrode e nello stesso tempo, a differenza dell'acqua, non lascia aloni.
Infine con ferri da dentista ho pareggiato ogni eventuale "scalino".

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[Francesca]

Riprendo il cantiere.
Questo è lo stadio attuale, dopo un'estate in cui, malgrado le mie ottime intenzioni, non ho combinato quasi nulla.

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Ora ho deciso di proseguire da un elemento che è solo un accessorio marginale e cioè l'invaso. Da alcune foto, ho visto che la barca era spesso spiaggiata e le operazioni di carico/scarico avvenivano proprio in queste condizioni.

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Così, visto che, in effetti, il fondo dello scafo è piatto, l'invaso nelle mie intenzioni è una spiaggia di sabbia con tanto di alghe… Spero di riuscire nell'intento.
Ho preso un pezzo di poliuretano espanso (serve come isolante per i tetti), vi ho scavato al centro un incasso per l'alloggio della chiglia.

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Ho incollato sopra della carta vetrata a grana grossa.

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L'ho colorata con colori acrilici all'acqua, ho, poi, preso delle finte alghe che avevo e ho colorato anche quelle, sempre con colori acrilici.

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Poi si tratterà di ottenere l'effetto bagnato e, soprattutto, un effetto realistico… Vedremo...

[alimurimeta]

Ciao Francesca, mi fa piacere sapere che hai ripreso i lavori del tuo cantiere.

Saluti e buon modellismo

[franco biplano]

Ciao Francesca, è un piacere vederti di nuovo all'opera.
Quando ho letto effetto bagnato mi è venuto in mente una spruzzata di vernice trasparente lucida.....

[Francesca]

Questo è il diorami della base finito.

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Ora proseguo con l'allestimento dei ponti. Premesso che dovrò riverniciare tutte le murate interne, ho terminato di istallare i rinforzi e le controventature dopo aver limato e adattato ogni singolo pezzo di metallo bianco. Inoltre, come avevo già documentato precedentemente, ho rifinito tutti i punti non perfettamente combacianti con piccole quantità di stucco. Ho usato semplice stucco da muro/legno che sarò in seguito impermeabilizzato dagli strati di vernice.

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E' il momento di montare i supporti di prua ma, con mia grande sorpresa, ho visto che la forma della fusione in metallo bianco non combacia affatto con quella dell'interno della prua. Sarà quindi necessario adattare il tutto con lima e carta abrasiva.

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[Francesca]

Oggi ho limato il triangolo di prua, aggiungendo anche alcuni chiodini sul lato superiore perché, con la limatura, erano scomparsi.

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[Francesca]

Posizionato e incollato con resina epossidica il triangolo maggiore di prua che, poi, è il supporto di una gru. Ho eseguito quindi la stuccatura sul perimetro a contatto con l'interno della murata, inoltre ho posizionato e incollato subito sopra il supporto di sostegno per un ulteriore triangolo più piccolo. Tutte le stuccature sono state poi, per maggiore sicurezza, impermeabilizzate e isolate con una resina polimerica.

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Prima di sistemare il triangolo minore, ho incollato gli ultimi rinforzi rivettati e poi ho dato una spruzzata di quello che sarà il colore definitivo sia all'interno delle murate e sui ponti, sia all'esterno, sull'opera viva: si tratta di un antiruggine rosso ossido opaco. Visto che è proprio molto opaco, alla fine, darò una mano di acrilico spray satinato.

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A questo punto, ho iniziato a preparare le bitte e i passacavi che andranno fissati sulle murate.

I pezzi prima di limatura e carteggiatura.

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Gli stessi pezzi dopo la limatura e carteggiatura finissima per eliminare le sbavature della fusione metallica , pronti per accogliere primer e vernice.

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[franco biplano]

Ciao Francesca, vedo che per questo kit stai facendo una vera opera di restauro.
Stai utilizzando le malizie del tuo mestiere, per questo alla fine verrà un bel lavoro,
ci stai riuscendo alla grande! Mi piace!!!

[Francesca]

Grazie Franco, sì, ci sono un'infinità di cose da correggere e sistemare. Pensare che volevo rilassarmi con un kit, invece si sta rivelando più difficile e problematico di un modello autocostruito...

Dunque, dopo aver sistemato il supporto della gru di prua, ho visto gli accessori che vanno a completarlo: due gancetti ad anello e una piccola bitta, tutti rigorosamente in fusione di metallo bianco. Ho sostituito i gancetti ad anello con altri in acciaio, della stessa misura ma molto migliori.

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Vari accessori limati e preparati con primer.

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Gli stessi accessori verniciati con antiruggine rosso ossido e acrilico nero opaco.

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Una volta asciutta la vernice degli accessori, ho posizionato e incollato con qualche goccia di cianoacrilato i gancetti ad anello e la piccola bitta sul supporto della gru di prua.

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Aspettando l'asciugatura delle vernici, mi sono dedicata alla rifinitura del timone che avevo abbandonato da qualche mese. L'avevo ingrandito con plasticard per permettere manovre migliori in navigazione; ora ho stuccato le imperfezioni con stucco acrilico 3M, carteggiato e preparato con primer acrilico.

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E, nel frattempo, ho iniziato a pensare che i ponti di prua e di poppa in compensato di betulla con il tavolato stampato, non mi piacciono per niente… Così ho deciso di rifarli come ho sempre fatto, cioè con le tavole vere fatte con listelli di legno. Per il ponte di poppa ho tagliato un pezzo di carta da lucido e ho iniziato a disegnare le tavole. Visto che la scala è 1:24, il disegno dei listelli del ponte in dotazione del kit è verosimile: tavole larghe 7 mm. x una lunghezza variabile max di 13 mm. E poi è mia intenzione anche, vista la scala piuttosto grande, di eseguire anche la chiodatura delle tavole che dovrà essere pari a 1/5 della tavola.

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Alla prossima.

[Francesca]

Dopo aver mascherato i tavolati dei ponti che, anche se ho deciso di rivestire a listelli, mi servono come linee guida e dopo aver protetto l'interno con carta, ho dato altre due mani di antiruggine sui ponti e sulle murate interne.

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Dopo di che ho iniziato l'opera di mascheratura dello scafo. Per prima cosa vernicio l'opera morta. In questo caso, dopo aver visto numerose foto d'epoca, mi sono resa conto che molti puffers non avevano linea di galleggiamento anche perché l'assetto era veramente variabile: a volte, addirittura, erano talmente carichi che l'acqua arrivava al bordo delle murate; a volte scarichi a tal punto che sembrava che volassero sul pelo dell'acqua. Comunque non c'era una regola fissa: molti erano più neri che rossi e molti altri tutti rossi con una fascia nera. Così ho deciso che il mio puffer sarà tutto rosso con la murata superiore nera, molto al di sopra di quella che, in effetti, sarà la linea di galleggiamento.

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Ho iniziato la mascheratura applicando un nastrino in PVC della 3M per aerografia, molto flessibile, ho proseguito con un nastro molto liscio e ben aderente e ho completato con il normale nastro di carta coprendo tutto il resto dello scafo con carta.

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A questo punto, dopo un piccolo incidente che mi è capitato e cioè, nel tentativo di togliere il tappo a una bomboletta spray, si è bucata come se fosse di burro e la vernice ha cominciato a schizzare dappertutto, fortunatamente non sui vestiti o in faccia, a questo punto, dicevo, irritata non poco dell'accaduto, ho deciso di mandare a quel paese la verniciatura con le bombolette e di riprendere la mia amata verniciatura a pennello (chi mi conosce personalmente sa bene quanto mi posso essere trattenuta dal prendere a calci la bomboletta… ma era solo perché schizzava ovunque... . Così ho preso uno smalto sintetico satinato nero, diluito con White Spirit che è petrolio rettificato e data la prima mano sull'opera morta con un pennello morbidissimo acquistato da Tiger.

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Ovviamente la prima mano è molto "pennellosa", ma dopo altre due mani sarà liscia come il velluto
Alla prossima.